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Qualificazioni ATP Vienna e Basilea: Sonego e Vavassori al turno decisivo in Austria. Fognini ancora sconfitto-

La stagione si avvia verso la conclusione e allora gli ultimi impegni dell’anno assumono grande valore per chi punta alla convocazione per le finali di Coppa Davis. Questa situazione è particolarmente accentuata in casa Italia, dove, oltre a Sinner, forse il solo Bolelli è sicuro del posto in squadra. Ecco quindi che anche dei match di qualificazione ai main draw della settimana successiva possono fare la differenza. Immaginiamo quindi che capitan Volandri non abbia preso appuntamenti per la giornata odierna, iniziata alle 11 con l’esordio di Vavassori a Vienna e terminata poco prima delle 17, sempre in Austria, con la vittoria di Sonego. Nel mezzo, invece, la sconfitta di Fognini (per la cui convocazione la conditio sine qua non è comunque la ricucitura dello strappo con il Capitano) a Basilea per mano del russo Shevchenko. Il messaggio più importante, per Volandri ma prima di tutto per sé stesso, lo ha mandato Andrea Vavassori che ha superato in due set l’ex numero 23 del mondo (ora n. 149) Dzumhur (7-6 6-3) lasciandosi così alle spalle la bruciante sconfitta della scorsa settimana nelle qualificazioni di Stoccolma e gli insulti ricevuti su Instagram da scommettitori che non gli avevano perdonato i tre match point non sfruttati. Entrato nel tabellone cadetto grazie ad alcuni forfait – proprio come il suo avversario che ha sostituito all’ultimo Fucsovics – il torinese ha saputo cogliere l’occasione, giocando per certi versi meglio in risposta che al servizio. Andrea ha infatti brekkato il bosniaco cinque volte e così è riuscito a sopperire alle sue difficoltà con la seconda palla con cui ha conquistato solo il 30% dei punti (dato al quale va affiancato quello dei doppi falli, 5). Nel primo parziale, l’azzurro è stato avanti nel punteggio per tre volte e sul 6-5 ha anche avuto a disposizione tre set point (due consecutivi). C’è però stato comunque bisogno del tie-break, concluso a suo favore sul 10-8 alla settima palla set complessiva. Anche nel secondo Vavassori ha avuto qualche tentennamento quando si è avvicinato alla chiusura, perdendo il break di vantaggio sul 4-2, ma ha poi subito ristabilito le distanze e messo fine alle ostilità sul 6-3 dopo due ore di gioco. Contro Misolic (l’azzurro ha vinto l’unico precedente) o Varillas (2-2), Andrea si giocherà l’accesso a quello che sarebbe il suo ottavo main draw nel circuito maggiore (l’ultimo lo ha disputato ad Halle lo scorso giugno). È stato vittorioso anche l’esordio dell’altro torinese Lorenzo Sonego che a Vienna conserva ottimi ricordi visto che nel 2020, da lucky loser, raggiunse la finale dopo aver battuto tra gli altri anche Djokovic. Per non dover sfidare nuovamente la sorte, Lorenzo, seconda testa di serie delle qualificazioni, punta a entrare direttamente in tabellone ed è già a metà strada. L’azzurro ha infatti superato il primo dei due ostacoli, rappresentato non da Garin (come inizialmente aveva previsto il sorteggio) ma dall’ucraino Sachko (n. 164 del mondo) che ha comunque impensierito il nostro portacolori nella prima ora di partita. Dopo aver inaugurato il match con un break, Sonego ha patito le accelerazioni di dritto dell’avversario che si è spinto fino ad avere un set point sul proprio servizio sul 5-4. In quello che si è poi rivelato essere il punto più importante della partita, Lorenzo ha però giocato uno scambio impeccabile, prima controllando da fondo e poi chiudendo con una smorzata vincente. Il rendimento di dritto di Sachko si è poi repentinamente abbassato, mentre ha fatto sempre meglio l’italiano che dopo aver controbrekkato è anche riuscito a evitare il tie-break. Nel secondo parziale Sonego non ha concesso nulla al servizio e, dopo il break in apertura, ha a lungo flirtato con l’allungo decisivo, ottenuto alla decima chance sul 4-1. Lo sfidante dell’azzurro nel secondo e decisivo turno di qualificazione sarà il francese Muller, numero 7 del tabellone cadetto e vittorioso su Harris all’esordio. Sporca il bilancio di giornata la sconfitta di Fognini che a Basilea si è arreso in tre set a Shevchenko (6-4 5-7 6-0). A sprazzi si è vista una buona versione di Fabio, che è stato sì bravo a prolungare il match al terzo dopo aver fronteggiato un match point nel secondo set, ma che ha sprecato un break di vantaggio nel primo e, soprattutto, è stato troppo arrendevole nel parziale decisivo. Nel corso della prima partita il ligure aveva brekkato nel settimo gioco e ha avuto una chance per salire sul 5-3, ma i doppi falli e altri gratuiti hanno riportato a galla il russo che poi ha vinto 10 degli ultimi 11 punti del set. A decidere il match sono stati, però, sostanzialmente lo smash in rete di Fognini sul 30-pari del suo primo turno di battuta del terzo parziale e una palla corta di rovescio imprendibile giocata da Shevchenko nel punto successivo. Da lì in avanti Fabio si è disunito e non c’è stata più partita: il russo non ha infatti avuto problemi a realizzare un pesante bagel. Prosegue quindi il digiuno di vittorie del giocatore di Arma di Taggia, alla quinta sconfitta consecutiva. ...

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